Parquet o laminato? Scopri le principali differenze
Quando ci si immagina una casa calda, intima, accogliente, il pensiero non può che correre a lui, il materiale confortevole per eccellenza: il legno.
Dal fascino senza tempo, il legno è in grado di cambiare totalmente volto ai nostri spazi, conferendo l’eleganza che abbiamo sempre sognato.
E qui sorge spontanea una domanda: parquet o laminato? Se una volta pavimentazione in legno significava esclusivamente parquet, negli ultimi anni il laminato si è conquistato una notevole fetta di mercato grazie agli sviluppi tecnologici ed estetici che l’han reso sempre più resistente e in grado di offrire un effetto finale molto simile a quello del “rivale”.
Vediamo ora le principali differenze tra parquet e laminato per capire la migliore soluzione per la tua abitazione.
Parquet, il grande classico dal comfort assicurato
Dobbiamo innanzitutto distinguere tra parquet in legno massello e parquet prefinito.
Il parquet in legno massello è 100% legno nobile, con spessori che variano da 15 a 24 mm. Disponibile in una grande varietà di essenze, è la tipologia di legno più pregiata e robusta, dalla durata pressoché eterna e dall’effetto scenico senza dubbio straordinario. Richiede però alcune attenzioni particolari: ad esempio una nuova levigatura nel tempo.
Il parquet prefinito ha ormai sorpassato il parquet in legno massello in termini di notorietà e vendite. In questa tipologia il parquet è composto da uno strato sottile di legno nobile unito mediante l’uso di specifici collanti ad altri strati di legno più economico. La scelta ideale per chi non vuole rinunciare alle più belle essenze proprie del parquet massello – rovere, noce, faggio, teak – e allo stesso tempo risparmiare, sia sull’acquisto del materiale che sulla posa. Come vedremo anche nel caso del laminato, il parquet prefinito può essere posato su pavimenti pre-esistenti, velocizzando le tempistiche ed evitando fastidiose spaccature. Ovviamente trattandosi di un mix di materiali – dal puro al poco costoso – bisogna valutare bene l’uso e il grado di resistenza, e capire se la praticità e l’appetibilità estetica possano compensare un livello di robustezza minore rispetto al parquet massello.
Al di là della tipologia specifica e dell’esatta composizione, il parquet è universalmente riconosciuto come uno dei materiali più pregiati nel mondo della pavimentazione. Tra le caratteristiche più apprezzate possiamo sicuramente comprendere l’elasticità, la lunga tenuta e la versatilità: dalle essenze esotiche a quelle europee, a tua disposizione un’infinità di varianti, rifiniture e lavorazioni, in un’offerta vastissima a garanzia di risultato finale davvero unico.
I limiti del parquet? Se non trattato correttamente, in un ambiente domestico è facile rigarlo e scheggiarlo. Inoltre per mantenere il più a lungo possibile la sua autenticità deve essere cerato, lucidato o levigato.
In sintesi, il parquet è sinonimo di soddisfazione e alta qualità, tuttavia merita un’attenta valutazione in base alla destinazione d’uso.
Praticità e resistenza: il laminato
Se il laminato si è fatto così strada negli ultimi anni, un motivo c’è. Anzi, più di uno. Praticità, resistenza al calpestio, facilità di posa, semplicità di pulizia e manutenzione, economicità, ricchezza di colori ed essenze sono alcune delle ragioni che spingono sempre più persone a optare per il laminato, non solo in contesti abitativi ma anche in ambiti commerciali, negozi e stand fieristici.
Iniziamo col vedere com’è composto il laminato. Si tratta di un materiale formato da diversi strati (pannello di base, fogli decorativi, film protettivi…) assemblati tra di loro per pressofusione. Il livello di resistenza, molto importante nella scelta, è identificato dalla sigla AC seguita da un numero da 2 a 5 (AC2, AC3, AC4, AC5).
Il laminato non ha nulla da invidiare al parquet in termini di resa. Anzi, in alcune situazioni può addirittura superarlo. Se da un lato è vero che il laminato non potrà mai trasmettere l’eleganza e il calore del legno vivo, dall’altro però è molto meno sensibile a urti e graffi, non invecchia nel tempo, non cambia colore e non richiede particolare manutenzione. E anche la posa è estremamente semplice: nessuna colla, nessun fissante, solo un sistema di aggancio a click abbinato a un materassino che funge da isolante termico e acustico. Una procedura appannaggio anche di un non esperto, come dimostrano le varie testimonianze di fai da te disponibili in rete. Ultima nota di merito per gli effetti decorativi: nel caso del laminato non ci si limita alle riproduzioni del legno, ma si spazia anche tra pietra, tinte unite, resine.
Ora che hai più chiare le principali differenze tra parquet e laminato, non ti resta che analizzare l’uso che ne dovrai fare tenendo conto di urti, calpestii, cadute accidentali di oggetti.Per qualsiasi dubbio contattaci senza impegno: Ivan e Giulio saranno disponibili a mostrarti la loro vasta offerta di rivestimenti in laminato e pavimenti in parquet e ad aiutarti nella scelta.